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EDOARDO GIORDANO
Nasce nel 1904 a Napoli. In contatto diretto con intellettuali di tendenza antifascista negli anni Trenta espose alle Sindacali Campane, alle Biennali di Venezia del 1934 e del 1936, alla Quadriennale romana del 1935. Nella prima metà degli anni Trenta si recò più volte a Parigi dove espose, nel 1935, alla galleria Carmin ed entrò in rapporto con P. Picasso, C. Soutine, Marie Laurencin; questo determinò una svolta in direzione di una pittura dal taglio compositivo più sciolto e semplificato di cui è traccia nelle tempere del 1934. Alla fine degli anni Trenta e negli anni della seconda guerra mondiale, la pittura di Edoardo Giordano si fece più espressionista e cromaticamente accesa. Gli aggiornamenti culturali di Giordano fecero di lui, nel dopoguerra, un punto di riferimento per la nuova generazione dei pittori napoletani del Gruppo Sud, desiderosi non solo di troncare con il recente passato ma anche di affrancarsi dalla tradizione locale di ascendenza ancora ottocentesca. Eduardo Giordano partecipò da esterno alle mostre tenute dal gruppo nel 1948 e nel 1949, entrando in relazione con esponenti del MAC, il Movimento Arte Concreta, fondato a Milano sulla spinta della volontà di rinnovamento e di ricostruzione che attraversava il paese appena uscito dalla guerra. Nei primi anni Cinquanta si trasferì a Milano, dove ebbe inizio la stagione astratta del suo percorso artistico. Tra il 1952 e il 1956, periodo in cui strinse un sodalizio artistico con il pittore Andrea Bisanzio, diede vita a un astrattismo geometrico, lirico più che costruttivo. Negli stessi anni si orientò verso le tendenze informali, privilegiandone tanto l'aspetto materico quanto quello gestuale. Alla fine degli anni Cinquanta si trasferì a Roma e qui diede inizio alla serie degli Intonaci, sperimentazioni materiche dai colori tenui, il cui particolare apprezzamento gli valse nel 1962 la personale dedicatagli alla XXXI Biennale di Venezia, nonché pannelli decorativi per alcune sedi della Banca d'Italia. Ne 1964 esporrà alla Triennale di Milano. Dal 1967 al 1970 insegnò all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Rientrato a Roma si dedicò a rigorosi collages astratti. Morì a Roma nel 1974.

+ 01 COMPOSIZIONE ASTRATTA, 1962, tecnica mista su cartoncino, cm 50x70
+ 02 COMPOSIZIONE ASTRATTA, 1962, tecnica mista su cartoncino, cm 50x59,5
+ 03 SENZA TITOLO, 1962, tecnica mista su cartoncino, cm 50x70

JUS MUSEUM / PALAZZO CALABRITTO
NAPOLI 80121 Via Calabritto, 20
Palazzo Calabritto, piano nobile, scala B
t. 081 17552994 / m. 351 1137721 / info@jusmuseum.com
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Altri orari e festivi previo appuntamento

JUS MUSEUM / PALAZZO DONN'ANNA
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Palazzo Donn'Anna, scala B
Orari: previo appuntamento


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