SALVATORE EMBLEMA
Salvatore Emblema nasce
nel 1929 a Terzigno in provincia di Napoli dove frequenta il Liceo Artistico e
l'Accademia di Belle Arti. Fin da giovanissimo si dedica alla pittura ispirato
dalla natura che lo circonda, carpendone l'essenza ed utilizzando gli elementi
naturali per produrre colori ed atmosfere particolari. Nel 1954 Ugo Moretti lo
presenta a Monsignor Ennio Francia che in quegli anni apriva i Musei Vaticani
all'arte contemporanea. Pio XII gli commissiona un suo ritratto, acquisito dai
Musei Vaticani. Conosce Rockfeller, di passaggio a Roma, che diverrà suo
collezionista. Da qui inizia la storia dell’artista. Nel 1955 arriva a New York
ricevuto dal magnate con tutti gli onori, frequentando artisti come Rothko e
Pollock. Un incontro determinante, per la sua formazione artistica, sarà quello
col critico d’arte Giulio Carlo Argan, che gli viene presentato a New York. Il
critico apprezza subito le doti artistiche del maestro e tra i due nasce un
intenso rapporto di stima e collaborazione. Nel 1958 torna in Italia, le sue
risorse economiche sono esigue ed è per questo che per dipingere userà tele di
sacco costruendosi da sé i telai. Comincia il felice periodo pittorico della
“detessitura” che, insieme all’unicità dei colori eviscerati direttamente dalla
sua terra amata, fa di Emblema il grande maestro che conosciamo. Nel 1969
arriva un’altra grande gratificazione per l’artista: Argan gli propone la
cattedra di pittura a Roma all’Accademia delle Belle Arti. Ma il pittore non
accetta ritirandosi a Terzigno. Nel 1981 Giulio Carlo Argan sceglierà dei
dipinti per la Galleria degli Uffizi di Firenze, dove ancora vengono
conservati. Dal 1972 ad oggi mostre di Salvatore Emblema sono allestite nelle sedi
più prestigiose delle maggiori città italiane e straniere. Nel 1982 partecipa
alla XL Biennale di Venezia. A New York, Metropolitan Museum, acquisisce per la
raccolta cinque tele. Nello stesso anno il Museum Boymans Van Beuningen di
Rotterdam espone ed acquisisce sue opere. Muore nel 2006. Recente una sua
retrospettiva, a cura di Sylvain Bellenger, presso il Museo di Capodimonte di
Napoli.
→ 01 SENZA TITOLO, 1979, terre colorate su tela di juta, cm 60x50
→ 02 SENZA TITOLO, anni '70, terre colorate su tela di juta, cm 70x60