DAVIDE MARIA COLTRO
Davide Maria Coltro (Verona 1967), vive e lavora tra Milano e il Lago Maggiore. Il debutto artistico di Coltro è segnato dalla sua prima personale, Censimenti dei viventi, tenutasi a Verona presso i Magazzini Generali. Invitato poi dalla critica a numerose personali e collettive sia in Italia sia all’estero (Museo d'Arte Moderna di Mosca, Palazzo della Ca’ d’oro di Venezia, MART di Rovereto, Collezione Farnesina di Roma, l’Urban Planning Center di Shanghai). Si ricorda, inoltre, la partecipazione a Festival ed eventi come alla 54a Biennale d’Arte di Venezia, con l’opera Res_publica, un’installazione di 96 moduli elettronici, e alla XIV Quadriennale Anteprima di Torino. La sua ricerca artistica utilizza la tecnologia con inedite architetture che modificano i criteri di creazione, diffusione e fruizione dell’arte. Il risultato di questo studio è un nuovo eco-sistema relazionale digitale che l’autore utilizza come piattaforma di sviluppo e diffusione della sua pittura elettronica, visibile grazie ai Quadri Mediali. Il Quadro Mediale risponde a una visione storico culturale attuale, sprigionando il potere evocativo del quadro tradizionale proseguendone l’evoluzione. Nell’ambito del Terzo Millennio, in cui sempre più frequentemente si parla di tecnologia dell’immagine, l’artista persegue con coerenza la ricerca di un utilizzo corretto e condiviso di queste tecnologie all’interno del linguaggio artistico contemporaneo. Egli indica una strada percorribile che non disgiunge mai la poetica dalla tecnica. Il rapporto con la storia dell’arte e i generi della pittura sono cardini della ricerca di Coltro che definisce le sue opere come “pittura oltre la materia”. Nella serie dei Medium Color Landscapes elabora la tecnica del colore medio, un colore derivato dalla media matematica dei valori presenti nella matrice originaria, ridistribuiti con uniformità nell’immagine. La ricerca continua e approda alla serie Nature Morte Continue, opere formalmente autonome ma combinabili in continuità creando delle composizioni che si espandono nello spazio. Dal 2019, in netto contrasto con la tendenza a spettacolarizzare l’arte digitale, concepisce l’Astrazione Mediale che indaga gli elementi fondamentali della pittura e della tela elettroniche come da lui stesso concepite sin dalle origini del progetto SYSTEM. Negli ultimi anni ha iniziato un percorso di studi teologici con il desiderio di alimentare il proprio percorso artistico attraverso la riflessione sul rapporto dell’uomo con i temi fondamentali dell’esistenza umana. Le sue considerazioni sull’arte attraverso lo sviluppo tecnologico, lo hanno indotto a cercare uno scambio teorico con altri artisti della sua generazione e con autori di altre discipline come narratori, poeti e filosofi. La sperimentazione nell’arte digitale lo ha condotto a formulare il concetto di Sintonia Modale sul quale sta elaborando un testo teorico. Ha esposto in musei e istituzioni pubbliche tra cui: Museum of Modern Art - Mosca, Etagi LoftProject - San Pietroburgo, ZKM - Karlsruhe, Urban Planing Center - Shangai, Museo Pecci - Prato, Collezione Farnesina - Roma, MART - Rovereto, Galleria Civica - Trento, MARCA - Catanzaro, Studio Museo Francesco Messina - Milano. I Quadri Mediali e le Pitture Digitali sono in collezioni permanenti pubbliche e private tra cui: GAM Achille Forti - Verona, VAF Stiftung - Francoforte, Museo MACI - Isernia, Collezione Panza di Biumo - Varese, Galleria Civica Ezio Mariani - Seregno, Young Museum - Revere, Collezione UNICREDIT - Milano, Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, Villa Clerici, Milano - Collezione Paolo VI, Concesio, Brescia.